LO STRAORDINARIO INTERNO DI UNA NORMALE MONTAGNA – IL CORCHIA – Recensione
E’ con estremo piacere che sfogliando la rivista del CAI, Montagne360 di dicembre, scopro che il consueto articolo dedicato alla speleologia, stavolta parla di noi: il Gruppo Speleologico Lucchese e le sue piccole avventure in Corchia.
In effetti era già un po’ che personalmente aspettavo con trepidazione la pubblicazione dell’articolo di Max (Massimo Goldoni) sul Corchia, era da settembre che ci scambiavamo foto e testi per confezionarlo, ma vederlo lì a pag.46 di una rivista letta da almeno 300.000 soci iscritti al CAI, sì, fa una certa impressione.
E ancora più impressione la fa, ripercorrendo con la memoria fatti avvenuti 30 anni prima, leggersi oggi a 50 anni suonati dare ancora la caccia a vuoti sconosciuti come allora, nell’illusione di conquistare qualcosa che conquista non è… ma soltanto “dialogo” con la Montagna, che ci ha regalato la possibilità di ricordare per sempre uno di noi che dal 2006 non c’è più, Mario Lazzarini.
La lettura è arricchita da una nota geologica di Leonardo Piccini sul Complesso, da un appunto di storia personale del sottoscritto e da diverse belle foto. Un ringraziamento particolare va a Paolo Dori, Zoran Curto e Mario Vianelli, autori d’eccellenza delle foto a corredo e ovviamente a Massimo Goldoni per la bellissima opportunità che ci ha dato di poter raccontare un piccolo pezzo di storia del nostro Gruppo Speleologico ai tutti i lettori di Montagne360.
Antonio
Giovedì 29 novembre nell’ambito della mostra TERRE DIFFICILI di Elia Pegollo, il GSL presenterà due lavori; il film “Le Vene dei Monti” di Andrea Gobetti e Tommaso Biondi prodotto da FST, ed una proiezione inedita in tecnica 3D “Di Pietra e Di Acqua” a cura di Paolo Dori del GSL.
Due documenti di eccezionale importanza per comprendere la portata degli acquiferi carsici del comprensorio apuano e non solo, visti dalla prospettiva degli speleologi.
Giovedì 29 novembre dalle 20:30 a Massa, Palazzo Ducale, Piazza Aranci. Ingresso libero.
Si apre a Massa, nel Salone degli Specchi a Palazzo Ducale in P.zza Aranci, “Terre Difficili” la mostra fotografica documentaria di Elia Pegollo, il prossimo 18 novembre, domenica, alle 18:00.
Non una semplice esposizione, piuttosto un’inchiesta e viaggio nelle “terre difficili” tra Sud America, Africa ed Apuane.
La mostra resterà aperta al pubblico fino all’8 dicembre, tutti i giorni dalle 16.00 alle 19.30.
Link evento (pubblicato su FB) Terre Difficili
All’interno della manifestazione, la serata di giovedì 29 novembre alle 20:30, il Gruppo Speleologico Lucchese CAI presenterà il film “Le Vene dei Monti” di Andrea Gobetti e Tommaso Biondi, prodotto dalla Federazione Speleologica Toscana, uno sguardo rivolto alle Apuane attraverso le vie d’acqua che le percorrono al loro interno.
Link evento (pubblicato su FB) Le Vene dei Monti
Ingresso libero sempre.
Sarà disponibile il Calendario 2013 dietro libera offerta a favore dei bambini del villaggio di Muhanga.
Intervenite se potete, grazie.
Il Gruppo Speleologico Lucchese CAI organizza una escursione speleologica guidata (speleogita) al Ramo del Fiume, nel complesso carsico del Monte Corchia, il prossimo 23 Settembre, Domenica.
Nel cuore delle Alpi Apuane, costituito da una stretta sinclinale formata da marmi nella sua parte superiore e, più in basso, da una larga fascia di grezzoni poggianti su un letto di filladi, c’è una montagna che racchiude la storia della speleologia: il Corchia, la Montagna vuota. Al suo interno si sviluppa un Abisso che, dopo la sua casuale scoperta da parte di Simi nel 1841, ha visto all’opera generazioni di speleologi, giunti da tutto il mondo con l’obiettivo di comprenderne la vastità. 165 anni di esplorazioni lo hanno reso il più esteso complesso carsico d’Italia con ben 16 ingressi, l’ultimo dei quali scoperto dal GSL lo scorso luglio.Con le auto raggiungeremo l’ingresso della grotta turistica, sopra il paese di Levigliani; poi saliremo per una ventina di minuti lungo il sentiero che conduce al rifugio del Freo. Entreremo dall’ingresso “dei Pompieri” e percorreremo una parte dei “Rami del Conte”, fino all’enorme salone Saragato, da cui raggiungeremo il percorso attrezzato che seguiremo per un breve tratto. Lasciato il sentiero metallico entreremo in grandi ambienti ormai fossili e sentiremo sempre più vicino a noi il rumore del fiume. Proseguiremo fino a raggiungere il “Pozzo della Fangaia”.